Tipi di illuminazione per ogni ambiente

Scegliere come illuminare casa non è affatto una decisione semplice! Quando si pianifica l’impianto di illuminazione è importante trovare il giusto compromesso tra funzionalità ed estetica poiché la giusta luce può rendere gli ambienti più vivibili e allo stesso tempo più belli! A tale scopo può essere utile una breve guida illustrata grazie alla quale combinare assieme vari tipi di illuminazione e trovare l’equilibrio ottimale!

Illuminazione di fondo

Il primo passo consiste nello scegliere l’illuminazione di fondo, ovvero la fonte di luce principale della stanza. Per fare la scelta migliore bisogna considerare alcune variabili, a partire dalla funzione della stanza. Più un ambiente è vissuto e frequentato (come la cucina), più la luce dovrà essere intensa. Al contrario, negli ambienti di riposo (come la camera da letto) è più idonea una luce soffusa.

Altra variabile è la dimensione del locale. In presenza di soffitti piuttosto bassi ad esempio, non è sensato inserire una lampada a sospensione, perché risulterebbe ingombrante e concentrerebbe la luce solo verso il basso. Meglio puntare su faretti o plafoniere. Per ambienti più spaziosi invece (come gli open space) una sola fonte di illuminazione principale potrebbe non bastare. Serviranno due o più punti luce.

Illuminazione indiretta

L’illuminazione indiretta è destinata ad enfatizzare una stanza, andando così a completare quella di fondo. Si parla di luce indiretta perché il fascio luminoso non viene puntato direttamente sulla zona interessata, ma ci arriva di riflesso. Nelle abitazioni più moderne ad esempio, si usa puntare fasci luminosi sulle pareti o verso il soffitto per dare luce anche alle zone periferiche della stanza, spesso non raggiunte dall’illuminazione principale.

Queste fonti luminose solitamente sono nascoste alla vista ed inserite in apposite nicchie, mensole o apparecchi diffusori dalle linee essenziali e discrete.

Illuminazione d’accento

L’illuminazione d’accento serve a mettere in evidenza alcuni particolari come ad esempio quadri stampe. La luce d’accento ha scopo scenografico e mira a creare un contrasto tra il punto focale messo in risalto e le zone immediatamente adiacenti.

Non essendo direttamente in relazione con l’illuminazione generale, dovrebbe essere regolabile separatamente da questa. Per crearla, puoi usare dei faretti o delle applique da posizionare strategicamente nei punti che ti interessa mettere in evidenza.

Illuminazione funzionale

In alcuni punti la luce descritta fino ad ora potrebbe non essere sufficiente. Per compiere certe azioni potrebbe risultare utile integrare il tutto con dell’illuminazione funzionale. Pensate ad esempio alle lampade a sospensione posizionati direttamente sopra il tavolo da pranzo o alle lampade da tavolo su una scrivania.

La luce funzionale avrà quindi un raggio d’azione ridotto, ma concentrato tutto nel punto in cui serve.

Illuminazione decorativa

Come suggerisce il termine stesso, l’illuminazione decorativa risponde a ragioni prettamente estetiche. Lampade e lampadari diventano veri e propri complementi d’arredo, a prescindere che vengano utilizzati come fonte di luce principale o integrativa. Usata in questo modo la luce può dare carattere e completare alla perfezione lo stile d’arredamento della stanza.

 

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