Sanificazione con Ozono e UVC
𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶
In momenti cosi' difficili, la sanificazione è salita alla ribalta come primo passo per poter tornare ad occupare gli ambienti e i mezzi di trasporto.
La sanificazione è una procedura di pulizia profonda necessaria laddove siano richiesti appositi trattamenti di igienizzazione.
𝗣𝘂𝗹𝗶𝘇𝗶𝗮, 𝗗𝗶𝘀𝗶𝗻𝗳𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗦𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
Pulizia, Disinfezione e Sanificazione sono termini utilizzati in modo confuso, tanto che vengono spesso scambiati come sinonimi.
Sono, in realtà, da considerarsi l’uno il completamento dell’altro:
• pulizia è l’insieme di operazioni manuali o meccaniche che occorre praticare per rimuovere lo “sporco visibile” ed è preliminare a disinfezione e sanificazione;
• disinfezione consiste nell’ applicazione di agenti disinfettanti, che sono in grado di ridurre il carico microbico presente sulle superfici da trattare;
• sanificazione è un intervento mirato ad abbattere in modo drastico quegli agenti contaminanti che con le comuni pulizie non sarebbe possibile rimuovere.
𝗦𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗼𝘇𝗼𝗻𝗼
Per deodorare, disinfettare e sanificare gli ambienti si ricorre ad un sistema per l’erogazione di ozono che sfrutta il potere ossidante del più importante biocida presente in natura.
L’effetto immediatamente riscontrabile dopo un trattamento di sanificazione all’ozono è un ambiente fresco e privo di odori.
L’ozono è ossigeno arricchito, un gas dalle notevoli capacità ossidanti, ma altamente instabile.
Viene generato direttamente sul posto per mezzo della normale corrente elettrica .
Caratteristica tipica del gas, è la capacità di riconvertirsi dopo breve tempo in ossigeno, sostanza innocua per l’essere umano.
𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗼𝘇𝗼𝗻𝗼
L’effetto ossidante conferisce ai sistemi di sanificazione all’ozono la capacità di igienizzare aria, acqua e superfici.
L’ozono può rompere le macromolecole che garantiscono l’integrità vitale di batteri, funghi e agenti patogeni.
Batteri e miceti vengono distrutti mediante processo di ossidazione.
I virus vengono invece inattivati attraverso l’arresto del rispettivo meccanismo di riproduzione.
𝙌𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙡𝙚 𝙖𝙥𝙥𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙖𝙣𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙤𝙯𝙤𝙣𝙤
L’effetto preponderante dell’ozono si ha quando l’agente viene diffuso nell’ambiente in condizioni atmosferiche standard. L’ozono può avere numerose applicazioni.
Contrariamente ai disinfettanti classici, gli ozonizzatori dotati di catalizzatore non rilasciano residui inquinanti, ma decompongono l’ozono in ossigeno già durante il ciclo di sanificazione.
Questa decomposizione rappresenta un vantaggio per l’ambiente e per la salute, non recando effetti collaterali.
La sanificazione a ozono può essere anche impiegata per la sanificazione dell’acqua, ad uso alimentare e non.
In soluzione aerea, l’ozono è utilizzato per la distruzione delle tossine disperse nell’ambiente e l’eliminazione degli odori. Questa metodica, con una vasta applicazione nel settore alimentare, determina i seguenti benefici:
• ambiente mantenuto esente da microrganismi patogeni;
• distruzione di eventuali emanazioni ammoniacali;
• deodorazione dell’ambiente;
• maggiore ossigenazione del microclima;
• prolungamento della conservazione dei prodotti.
𝗦𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗼𝘇𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘂 𝘃𝗲𝗶𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶
Il ricorso all’ozono per la sanificazione degli ambienti domestici e di lavoro è sempre più frequente. I moderni ozonizzatori consentono di programmare il ciclo di sanificazione in base alle necessità quotidiane, senza rimuovere oggetti né spostare arredi.
Del resto, la stessa procedura può essere adottata per l’igienizzazione dei veicoli, pubblici e privati.
L’ozono agisce su qualunque sostanza (metalli, legni, tessuti, fibre naturali o sintetiche), superficie (muri, soffitti, fessure) o oggetto (arredi, strumenti di lavoro e capi di abbigliamento). In definitiva, agisce su tutto ciò che è presente nell’area da trattare.
𝗣𝗿𝗲𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗼𝘇𝗼𝗻𝗼
I pregi della sanificazione a ozono possono essere riassunti in 3 parole: efficace, ecologica, sicura.
Il Ministero della Salute riconosce l’ozono come presidio naturale nella sterilizzazione degli ambienti contaminati da batteri e Agenti patogeni (prot. 24882 31/07/1996). Tale biocida è già stato impiegato con successo nel trattamento delle infezioni virali (vd. Elvis et. al.).
I ricercatori ne stanno ora valutando l’utilizzo (diretto e indiretto) nel contrasto al 𝗻𝗲𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲.
𝗧𝗿𝗮𝘀𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗲𝗿𝗲𝗮
Sebbene la trasmissione aerea sia anch’essa considerata una possibile via di veicolazione dell' agente patogeno in circostanze definite , vi sono evidenze consistenti che dimostrano come sia le persone sintomatiche che le asintomatiche contribuiscano alla diffusione della malattia, nonostante non sia ancora chiara l’esatta misura del fenomeno.
Le particelle patogene hanno la capacità di rimanere sospese nell’aria, all’interno di spazi e stanze confinate, sino ad alcune ore.
𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗴𝗲𝗻𝗶?
Questa realtà dimostra come sia importante mettere in atto tutte le misure necessarie per minimizzare il rischio di contagio in questi ambienti. Prove storiche e ricerche recenti sottolineano come questo agente patogeno sia anche aereo, in grado di diffondersi semplicemente attraverso la normale respirazione (servono ulteriori indagini per trarre delle conclusioni definitive).
Questa modalità di trasmissione ha molteplici implicazioni negli ospedali (4), nelle case e nelle aziende. Inoltre, ha implicazioni significative al fine di mitigare il rischio per il grande pubblico.
La comunità scientifica sta attentamente valutando come questo agente patogeno possa circolare in ambienti confinati e rimanere nell’aria da pochi minuti sino a diverse ore (5,6).
L’ Accademia Nazionale della Scienza americana, in un documento del 1° aprile 2020 indirizzato alla Casa Bianca e scritto da Harvey Fineberg, capo della commissione permanente sulle malattie infettive, sottolinea come il 𝗻𝗲𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 possa viaggiare nell’aria anche con il semplice respiro.
Il 𝗻𝗲𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 è stato trovato in campioni d’aria raccolti a oltre 1,8 metri di distanza tra due pazienti .
𝗦𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗯𝗲𝗻 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗮𝘁𝗼 𝘃𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶
Alla luce di quanto esposto è chiaro come, al fine di ridurre il rischio di esposizione e contagio, nonché la carica patogena presente negli ambienti, i luoghi chiusi debbano essere ben ventilati.
Laddove ciò non sia possibile, considero fondamentale utilizzare sanificatori atti ad abbattere la presenza di agenti contaminanti.
L’utilizzo di dispositivi di protezione personale, come le mascherine, per quanto indispensabile e corretto, dovrebbe essere considerata l’ultima linea di difesa, concentrandosi sull’eliminazione o almeno sulla minimizzazione del rischio .
𝗢𝘇𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗴𝗶𝗲𝗻𝗲
Esistono apparecchiature in grado di poter utilizzare raggi UV e ozono.
Le evidenze scientifiche sono orientate a considerare l’ozono come un importante alleato nei processi di sanificazione, per la sua potente attività di eliminazione o inattivazione dei patogeni.
In questa fase, vediamo come il distanziamento sociale, il senso civico e di responsabilità della maggior parte dei cittadini, nonché le norme di igiene suggerite (lavarsi ripetutamente le mani e non toccarsi il volto con mani sporche), abbiano contribuito a rallentare drasticamente la diffusione del nemico invisibile.
Allo stesso tempo, purtroppo, l'agente patogeno circola ancora nel territorio. Poche norme di comportamento, unite al supporto di tecnologie che sfruttano le capacità di elementi naturali (ozono e raggi UV), potrebbero essere un valido contributo per affrontare questa battaglia impegnativa”.
𝗜 𝗥𝗔𝗚𝗚𝗜 𝗨𝗩𝗖
I raggi UVC fanno parte della gamma dei raggi UV naturalmente prodotti dal sole anche se non raggiungono la superficie terrestre in quanto vengono arrestati a livello della ozonosfera.
I raggi UVC possono essere generati artificialmente attraverso l’eccitazione, per mezzo di tecnologia LED, di vapore di mercurio contenuto in tubi di quarzo.
La gamma dei raggi luminosi si distingue a seconda della loro lunghezza d’onda misurata in nanometri (nm). La lunghezza d’onda dei raggi UVC si trova tra i 100 ed i 280 nm.
I raggi UVC hanno un’efficacia straordinaria nell’eliminazione dei microorganismi in quanto danneggiano irreparabilmente la struttura del loro DNA impedendone la riproduzione.
Sono sufficienti dosi contenute di raggi UVC mantenute per tempi minimi per ottenere l’eliminazione pressoché totale delle cariche batteriche presenti nel loro raggio di azione.
Il potere sanificante degli UVC è conosciuto ed utilizzato da molto tempo con vari tipi di applicazioni, da quello della purificazione di acqua ed aria a quello di sanificazione di ambienti ospedalieri.
L’azione dei raggi UVC è dannosa per gli esseri viventi in generale, quindi è importante che persone, animali e vegetali non vengano esposti all’irradiazione degli UVC.
Una irradiazione di 15 minuti della lampada UVC equivalgono a 6 ore di esposizione alla luce solare.
Il prodotto va utilizzato quando l'area è priva di persone o animali, in quanto le radiazioni ultraviolette e l'Ozono potrebbero essere nocivi. Si raccomanda di areare la zona una volta utilizzata, prima di rientrare nella stanza.